Questo
giro nasce dalla curiosità di visitare alcuni posti nello specifico intorno a
Parma.
Partiti
nel primo pomeriggio di sabato la nostra prima tappa è nel comune di Fontanellato ed è il Labirinto del
Masone (Str. del Masone 141) questo complesso si trova nella zona esterna della
città in mezzo alle campagne ma è facilmente raggiungibile, il parcheggio
esterno è gratutito.
Il complesso del
Labirinto del Masone è aperto ogni
giorno dalle 10.30 alle 19.00
e il
biglietto ha un costo di
€ 18, ha valore per un
giorno e permette l’accesso all’intero complesso e alle collezioni d’arte e
bibliofile.
In biglietteria
ci viene dato un biglietto adesivo da applicare sulla giacca con eventualmente
il numero da chiamare in caso ci si perdesse all'interno, e di conseguenza un addetto sarebbe venuto
all'eventuale recupero. Le "mura" del labirinto sono formate da canne
di bambù e devo dire che è ben articolato, c'è un solo ingresso e una sola uscita.
Prima di entrare si può salire su di una torretta per vedere cosa ci aspetta e
per capire dove sia l'obbiettivo finale cioè l'uscita che corrisponde alla
piramide che svetta in mezzo al labirinto.
Quindi, armati di buona volontà, ci
addentriamo e cercando di non perdere l'orientamento cominciamo il nostro giro
all'interno del labirinto, di tanto in tanto si trovano dei numeri a terra che
sono quelli da riferire al personale in caso si decidesse di arrendersi, ma non
è il nostro caso. Dopo circa 20 minuti e un paio di vicoli ciechi arriviamo
vittoriosi all'uscita.
A questo punto si può tranquillamente fare relax al bar
esterno e dedicarsi alla visita della mostra delle opere di Franco Maria Ricci
ideatore del labirinto e come si capisce dalla visita di molto altro.
Avendo tempo si
può anche andare in paese e visitare la Rocca Sanvitale in due modalità:
- Percorso
completo €8 sale arredate, camera ottica, stanze affrescate a piano terra con
affresco del Parmigianino, sala dello Stendardo
- Percorso
parziale € 4 stanze affrescate a piano terra con affresco del Parmigianino e
camera ottica
Per
chi volesse dedicarsi a questo tipo di visite c'è la possibilità di fare la Card dei Castelli € 2
Noi, avendo già
visitato il capoluogo emiliano in passato, durante questa breve gita. in città
ci siamo andati solo come base per dormire (
Hotel Farnese Best Western - Via
Reggio51/A) e per tornare
alla
Trattoria del Tribunale Vicolo Politi 5 in centro, che reputiamo molto valida, da non perdere i tagliolini al
culatello.
Dovendo andarci
di sera non ci sono problemi per arrivare a destinazione poiché dopo le 20 la
zona ZTL e disattiva e nelle vie adiacenti ci sono molti parcheggi anche per
moto, in alternativa si può parcheggiare vicino al ponte Giuseppe Verdi proprio
di fronte al Parco Ducale e al Palazzo della Pilotta, da li si arriva
agevolmente anche al Duomo al Battistero e l'Abbazia San Giovanni Evangelista
che sono vicinissimi, per gli amanti del calcio non ci si può esimere dal
passare dallo Stadio Tardini in Via Partigiani d'Italia 1
Il mattino
seguente la prima destinazione e il Castello di Torrechiara nella località
omonima.
Alla base della
salita che porta al castello c'è un
ampio parcheggio, arrivando di mattina però c'è la possibilità di
arrivare al piccolo posteggio che si trova quasi all'ingresso del borgo, questa
opzione però c'è solo fino alle 12.
Il biglietto ha
un costo di € 3 se si vuole fare la visita con la guida c'è un supplemento di €
2, ogni prima domenica del mese l'ingresso è gratuito.
Il castello non
è arredato ma sono molto pregevoli gli affreschi e gli stucchi che decorano gli
ambienti.
Terminata la
visita ci dirigiamo in direzione Colorno facendo una piccola sosta a Parma per
un breve spuntino, sfruttando nuovamente il facile parcheggio per moto del
ponte Giuseppe Verdi vicino al Parco Ducale.
Dopo questa
breve sosta la destinazione è Colorno
con la sua Reggia e i suoi giardini, il percorso di
visita della reggia comprende il Piano Nobile, appartamento nuovo del Duca
Ferdinando di Borbone e Cappella Ducale di San Liborio, il biglietto costa € 6,50
la durata della visita è di circa 80 minuti, visto che anche qui gli ambienti
non sono arredati ed essendo arrivati in un orario in cui le visite sono ferme
decidiamo di visitare solo il Giardino Storico aperto dalle ore 7.00 al tramonto
con ingresso gratuito.
A questo punto della giornata si pone un quesito tornare a
casa direttamente o puntare verso altri luoghi?
La risposta è facile, nuova destinazione: Roncole dove c'è
la casa natale di Verdi.
Le strade percorse in questi brevi spostamenti sono tutti
in strade che attraversano la campagna parmense e panorama a parte non ci sono
particolari note.
Arrivati a Roncole la casa di natale di Giuseppe Verdi è al
centro del piccolo paese e si posteggia un po' dove capita, all'ingresso ci
viene proposto un biglietto cumulativo di € 10 che comprende la visita alla
casa natale a Roncole e poi a Busseto casa Barezzi e il teatro intitolato allo
stesso Verdi.
La visita alla casa è breve ma con l'ausilio di un depliant
che ci spiega la funzionalità dei vari ambienti è molto interessante, perché a
parte l'appartenenza della casa al maestro si capisce come era strutturata una
casa ad inizio '900.
Lasciato il paesino di Roncole dopo pochissimo si arriva a
Busseto, il centro è isola pedonale ma si può trovare agevolmente parcheggio in
Piazza Santa Maria che si trova appena prima.
La prima cosa che si nota arrivando nella via principale è
la statua di Giuseppe Verdi che svetta in mezzo al giardino antistante al
teatro.
Da qui proseguiamo la visita al museo verdiano di casa Barezzi che
ospito nella sua casa in giovane età il futuro compositore per farlo studiare e
per promuovere il suo talento.
La visita inizia nel salone principale ricco di cimeli tra
qui un ritratto di Margherita Barezzi, futura moglie di Verdi e figlia di
Antonio Barezzi, un fortepiano, un ritratto di Antonio Barezzi e il primo
ritratto di Verdi giovane, oltre al mobilio dell'epoca, si prosegue nelle altre
stanze che sono state adibite a mostra dove si trovano molti documenti fotografici,
ritratti e lettere scritte da Verdi, nonché le locandine originali delle sue
principali opere. La visita dura circa 50 min e gli ingressi sono ogni ora.
Uscita da casa Barezzi basta attraversare la strada per
arrivare al Teatro Verdi, il teatro è tutt'ora funzionante ma l'integrità
originale degli ambienti compreso il bar dell'epoca sono ancora intatti e ben
tenuti.
Dopo una breve sosta in una salumeria del posto per un
souvenir culinario ci avviamo verso la strada del ritorno in direzione Piacenza
per poi imboccare l'autostrada. Lungo il tragitto si passa da un'altra località
verdiana, il paese di S. Agata dove si trova Villa Verdi
anch'essa visitabile ma per noi è tardi e quindi soprassediamo.