Le 3 Valli



Questo è il giro con cui all'epoca feci il rodaggio alla mai dimenticata Cagiva Mito 125 e alla sua degna sostituta Aprilia Rs 250.

Partendo da Tortona in direzione Garbagna (sulla strada principale panetteria degna di nota) si punta direttamente alla Val Borbera, la strada è piacevole e poco trafficata.
Arrivati a Vignole Borbera si inizia a vedere il "fiume", stagione permettendo ci sono un paio di posti dove ci si può fermare a fare il bagno, seguendo la strada principale dopo il paese di Persi (5 min di strada area pic nic con sulla dx),  discesa con scala che purtroppo di anno in anno è sempre più disastrata ma utile all'intento.
Proseguendo si arriva a Pertuso, qui troviamo un'altra discesa verso il fiume e un bar, poco più avanti bisogna girare a sinistra in direzione Montacuto - San Sebastiano Curone, si sale.
La strada ci porta nella seconda vallata, la Val Curone, qui con le curve ci si diverte, arrivati a San Sebastiano si può fare sosta in uno dei 2 bar del paese, il primo al di là del ponte "vecchio", il secondo lo si trova risalendo la stradina in ciottolato appena di fronte.
Il viaggio prosegue andando in direzione Fabbrica Curone per poi puntare verso Varzi, patria del SALAME.
Il centro di Varzi è carino, il blocco centrale è ancora quello del borgo medievale,  in piazza in stagione primaverile ci si trovano un sacco di motociclisti, da qui poi si può andare al Passo Penice o al Brallo tutte strade ottime per le 2 ruote.

Vicino Varzi ci sono 2 luoghi da visitare degni di essere menzionati:
Il Tempio della Fraternità a Cella di Varzi -  Chiesa costruita con cimeli militari sia all'interno che all'esterno,  il campanile e stato realizzato con la fusoliera di un aereo, un posto molto particolare.
L'eremo di Sant'Alberto a Ponte Nizza è il classico eremo nel bosco, chiesetta medievale,  possibilità di fare una passeggiata al fresco.

Nella strada di rientro da Varzi in direzione Rivanazzano le curve non mancano ma bisogna fare attenzione ai semafori con i rilevatori di velocità.


07 Agosto 2014 VARAZZE - CAMOGLI

Approfittando di uno dei pochi giorni di sole che questa estate atipica ci concede,  abbiamo deciso di sfruttare la nostra tessera del FAI per fare una gita a San Fruttuoso,  ovviamente non essendo raggiungibile via terra la nostra tappa si ferma a Camogli.
Partendo da Varazze il percorso di circa 60 Km si snoda lungo la costa attraversando in successione Cogoleto,  Arenzano e Genova in tutta la sua lunghezza per poi arrivare a Recco ed infine Camogli.
Il passaggio più impegnativo ma anche più divertente neanche a dirlo è quello di Genova,  dove le regole più basilari del codice della strada, una volta varcato il cartello di inizio città,  si trasformano magicamente in una sorta di traccia, il battesimo del fuoco del Burgman non delude, sia in ripresa ai semafori sia nel divincolarsi nel traffico, la risposta dello stesso scooter è ottima, ovviamente essendo in due e viste le dimensioni del mezzo in alcune situazioni, poche e per brevi tratti, si è dovuto cedere il passo a mezzi più agili.
Il percorso cittadino lungo costa passa quasi i tutti i punti più famosi della città: la Lanterna, il Museo del Mare, il Porto Antico e quindi Acquario e Bigo per terminare a Boccadasse
Una  volta usciti da Genova il metodo di guida ritorna in modalità civile, la strada è scorrevole e allo stesso tempo molto piacevole, l'arrivo a Camogli è molto suggestivo perché scendendo verso il parcheggio inferiore si aprono alcuni scorci di mare molto suggestivi.
Arrivati nella parte bassa di Camogli ci sono molti posteggi per moto, la difficoltà è trovarne uno libero, una volta raggiunto l'obiettivo non resta che andare a fare colazione con un bel pezzo di focaccia ed aspettare l'imbarco per San Fruttuoso (and e ritorno € 12)

05 Agosto 2014 VARAZZE - MENTONE



Questa mattina abbiamo deciso di fare una "gitarella" fino a Mentone 140 Km di strada normale, coscienti del fatto che passando esclusivamente  lungo il litorale saremmo andati incontro alle sistematiche code che si creano per gli attraversamenti pedonali e mille altri motivi, ma il nostro obiettivo è quello di arrivare a Mentone per ora di pranzo, quindi la cosa per in partenza non ci crea grossi  problemi.
Il percorso ovviamente snodandosi praticamente lungo tutta la Riviera di Ponente attraversa TUTTI i paesi della costa ligure, per non fare un elenco noioso di nomi di città ne segnalo solamente alcune interessanti dal punto di vista panoramico o gastronomico.

Savona di giorno è la classica città di mare, nel vero senso della parola, da visitare c'è il Priamar che è l'imponente roccaforte sul mare che si trova subito dopo il porto, in  centro consiglio una visita alla Cappella Sistina, fatta erigere da Papa Sisto (savonese),  prima della famosissima cappella omonima presente in San Pietro a Roma, lasciato il culturale e tornando al mangereccio questa cittadina ha molto da offrire, perché la Liguria non è solo focaccia e pasta al pesto,  in centro in via Pia si trova un posto meraviglioso che si chiama Vino e Farinata,  ottimo per una merenda "soft".

Ma torniamo al nostro percorso verso Mentone,  lasciata Savona si passa Porto Vado, il porto commerciale di Savona, bello il passaggio sotto il faro, rovinato a mio avviso dalla creazione di una rotonda che collega il litorale ad una sorta di tangenziale.
Dopo questo tratto il paesaggio si modifica ed insieme ad esso anche la strada,  scendendo dal piccolo promontorio  che porta all'ingresso di Bergeggi spicca nel mare l'omonima isola.
Dopo pochi km si arriva a Noli,  una piccola perla incastonata in un golfo chiuso,  spicca in alto il Castello,  totalmente ristrutturato purtroppo inagibile, ma non per tutti...volendo tutto si può.
Noli è un borgo medievale ancora intatto,  il centro è totalmente pedonale, i posti auto sono delle rarità ma per chi viaggia su 2 ruote il problema è minimo,  fortunatamente i posti moto sono molti.
In centro se ci si vuole "rifocillare" il posto ideale è il Paradiso della Gola,  il nome è tutto un programma,  si trova nella stradina che collega le 2 piazze del paese,  facilissimo e impossibile da non notare.

La strada per il confine italiano però è ancora lunga,  quindi proseguiamo,  attraversando il Capo Noli con la suggestiva galleria scavata nella roccia e subito dopo una serie di curve con la montagna a picco sulla strada
Continuando il nostro percorso lungo il litorale tra code varie,  dovute agli attraversamenti pedonali, autovelox e al traffico intenso, si arriva ad Albenga,  dove si può ammirare la seconda isola della riviera di ponente,  l'isola della Gallinara, da qui in poi il percorso rientra nell'ordinario,  ovviamente considerato sempre il panorama marittimo.
Una volta oltrepassati Bordighera,  Sanremo e Ventimiglia finalmente si arriva al Confine di Stato, dove subito dopo si incontra l'ingresso della tanto sospirata Mentone.
Se si ha tempo prima di passare il Confine di Stato, facendo iversione alla rotonda, si trova l, indicazione delle Grotte e del Museo dei Balzi Rossi, l'ingresso costa solo 2 €, le grotte in se a mio avviso non sono niente di che, il Museo, per gli appassionati può essere interessante.
Finalmente arrivati a Mentone una passeggiata nel centro per sgranchirsi le gambe è quello che ci vuole. 
Il centro del paese ricco di negozi di ogni tipo,  nella piazzetta troviamo un negozietto che vende scatolette di pesce aromatizzate (al pomodoro,  al limone,  alla birra, ecc), che in Italia  non si trovano. Consigliatissimo.
Per pranzare, sul lungomare ci sono molti ristoranti, noi essendo stati qui altre volte abbiamo un posto preferito, un ristorante che si chiama "Le Tagliatelle", anche questo sul lungomare appena dopo i giardini,  il ristorante in questa stagione offre la possibilità di mangiare sia all'interno che fuori sulla passeggiata,  specialità della casa: Pasta all'Astice,   Mules Fritte (la classica pentola di cozze con le patatine fritte di contorno), per i piu  coraggiosi come dolce il profitterol della casa.
Dopo questo "pasto leggero" per smaltire le"poche" calorie si può affrontare la scalinata che porta alla chiesa principale di Mentone, dove una volta arrivati si può ammirare dalla balconata un bel paesaggio.

Una volta fatto il tour di negozi e punti panoramici della città ci apprestiamo alla partenza per il viaggio di ritorno, questa volta alternando la strada normale con alcuni tratti di autostrada nei punti dove sappiamo essere più intenso il traffico.

In questo post mi sono dilungato molto di più del solito,  ma ci tenevo a dare una descrizione, per quanto possibile,  esaustiva.






30-07-2014 TORTONA - PASSO DEL TURCHINO - VARAZZE

Sono partito presto da Tortona per andare a Varazze, ed avendo tempo e visto il meteo favorevole, ho deciso di fare una strada diversa dal solito "Sassello" oggi si punta verso il Passo del Turchino.
Uscendo da Tortona mi immetto sulla strada per Novi Ligure, l'handicap di questa strada è la quantità indescrivibile  di VeloOk solo a Rivalta Scrivia ce ne sono 8, quindi occhio al l'acceleratore.  Da Novi Ligure ci si dirige verso Ovada e poi Masone
Il percorso si snoda tra piacevoli strade collinari e il passaggio nei centri cittadini,  una volta passato Masone l'ambiente comincia a modificarsi e la strada offre un piacere immenso nella guida: curve, tornanti e tanto tanto verde; dopo non molto si arriva al Passo del Turchino
Una volta superata la galleria del Passo si inizia la discesa verso Genova, la strada, anche qui, si snoda attraverso molte curve e tornanti,  essendo una strada quasi di montagna non si incontra molto traffico ma bisogna prestare attenzione ai ciclisti,  che in questa discesa a volte vanno quasi più forte delle macchine.




Si passa sotto l'autostrada Genova-Ventimiglia ed osservare così da vicino i pilastri che sorreggono il viadotto e la pala eolica, che normalmente in autostrada si vede  passando, la dimensione di queste strutture fa veramente impressione.
La strada termina entrando in Genova zona Voltri,  sull'Aurelia, io dovendo andare a Varazze punto verso destra , qui memore dei trascorsi viaggi in zona mi adeguo subito alla moda locale degli scooteristi e motociclisti: tipo legge della jungla/la legge del più forte, io passo tu ti adegui ecc ecc, una  volta uscito da Genova la situazione ritorna normale quindi attraverso Arenzano e Cogoleto in tutta tranquillità e ammirando il panorama arrivo a Vaze (Varazze) in perfetto orario per fare colazione con un bel pezzo di fügassa (focaccia)

21 Luglio 2014 Novara Varazze - Vietato pagare l'autostrada.

Questa è una strada che in modalità e varianti diverse ho percorso molte volte ma ancora con il Burgman mi mancava quindi alla prima occasione eccoci.

Il motto di questo percorso è:
VIETATO PAGARE IL PEDAGGIO AUTOSTRADALE

La prima parte del percorso si snoda lungo la "Lomellina" un percorso tranquillo tra piccoli paesini e risaie. Attenzione alle zanzare!!!

Uscendo da Novara per i primi Km bisogna prestare attenzione perché nei primi 3 paesi che si incontrano ci sono i tanto amati VeloOk per la precisione 10 (Garbagna N.se - Vespolate - Borgolavezzaro) arrivando a Mortara c'è una doppia scelta passare in paese (cosa che faccio spesso) o se il passaggio a livello è chiuso ci si può invertire e passare dal cavalcavia che si incontra nella rotonda 500 mt prima, che permetee di fare il giro esterno. 
Una volta oltrepassato Lomello si arriva nel territorio di Villa Biscossi, dove c'è un vecchio velox di quelli con le feritorie, dove molte volte passando rallento per guardare se all'interno ci sia qualcosa o meno, questo perché non ne conosco il motivo ma a distanza di breve mi è capitato di vedere all'interno il velox e ripassare dopo 2 giorni e vedere l'interno totalmente vuoto, quindi rallentare a prescindere.
Una volta arrivati a Tortona sosta per pranzo dalla Mamma, per poi ripartire alla volta della Liguria passando da Sassello, la strada che da Tortona va ad Alessandria e poi ad Acqui Terme purtroppo e molto noiosa ma una volta imboccata la strada che porta a Sassello ci si diverte sul serio.
Scendendo verso mare dopo aver passato Località S.ta Giustina e Sigurella ci si ritrova un bivio dove girando a sinistra si arriva a Varazze in alternativa andando dritti si arriva ad Albisola marina.

Ci si mette un po' a fare questa strada ma in moto è veramente bella.



12 - 13 Aprile 2014 Mantova - Borghettto sul Mincio - Iseo



La mia "zavorra" ed io siamo partiti da Novara di buon ora per raggiungere Mantova, presa l'autostrada con molta calma, anche perché una volta imboccata la Milano - Venezia c'è il tanto amato tutor e quindi bisogna fare i bravi, come da programma in poco più di 3 ore siamo arrivati a Nogarole Rocca, nostra prima tappa di giornata all'Hotel La Rocca a Pradelle di Nogarole Rocca, l'albergo si trova nella strada principale del paese (via IX Maggio 74). Il paese si trova a metà strada tra Mantova e Verona, posizione tattica per chi vuole fare il turista senza un idea precisa, non conoscendo la città e quanto ci volesse per visitare i luoghi di interesse principali abbiamo optato per questa soluzione, che a dire il vero si è rivelata anche molto piacevole l'albergo si presenta molto accogliente e il personale gentile, la stanza è veramente carina arredata con gusto e il bagno molto bello, il tutto ben curato.
Dopo un piccolo spuntino partiamo per la visita di Mantova.
Arrivando in città basta seguire le indicazioni per Palazzo Ducale e si arriva perfettamente ad un bel posteggio per moto rigorosamente gratuito con di fronte il parco che da sul lago.
Una volta posteggiato si imbocca la strada principale e si arriva alla Casa di Rigoletto dove c'è l'Ufficio Turistico in cui si può fare con € 15 la Mantova Card che da la possibilità di vistare alcuni dei musei della città, la tessera conviene anche perché i biglietti del Palazzo Vescovile e di Palazzo Te insieme costano solo loro € 16, quindi ci può stare, viene fornita anche la classica cartina con i punti di interesse, piccola pecca per gli appassionati: sulla cartina non c'è segnalato il museo di Tazio Nuvolari che è comunque in centro non molto lontano da Palazzo Te.
Noi  ovviamente tra il pomeriggio di sabato e la mattina di domenica non ci siamo fatti scappare niente.

La sera di sabato fidandoci del nostro amico Trip Advisor abbiamo trovato la Tigelleria 4 chiacchiere, si trova a Bancole, pochi Km fuori Mantova, qui si mangia oltre alle Tigegelle lo Gnocco Fritto con salumi e salsine, tigelle e gnocco vengono portati al tavolo senza limiti, il menù è a prezzo fisso. Merita.


Domenica mattina, dopo aver visitato  Palazzo Te e il Teatro, decidiamo di portare le nostre ruote altrove, scartata l'opzione Verona, puntiamo verso Borghetto (fraz. di Valeggio sul Mincio) il paesino è veramente piccolo ma offre un panorama veramente bello, questo caratteristico "borghetto" è incastonato nel corso del fiume, vale la pena farci una passeggiata.
Tornando verso casa, visto che non ne abbiamo avuto ancora abbastanza, decidiamo di fare una puntatina verso Iseo anche per vedere il posto per un eventuale altra gita. Essendo domenica c'è traffico e anche trovare posteggio per il Burgman è difficile ma dopo qualche giretto a vuoto lo troviamo anche noi. Il paese ha una bella passeggiata sul lungolago e c'è anche la possibilità di poter fare un giro del lago in navigazione.








16 Marzo 2014 CASTELLO DI MASINO


Partiti da Novara a metà mattinata passando per Fara e Carpignano Sesia abbiamo imboccato la strada che si dirige verso Rovesanda e Santhià proseguendo poi in direzione Caravino, le indicazioni del Castello di Masino si trovano già qualche Km prima, la catena alpina è vicinissima e la strada fa da cornice ad un panorama meraviglioso, una volta arrivati al castello si vede il Monviso.
Il posteggio è gratuito e l'ingresso castello completo costa 11 € la visita dura 1h 30 min c'è anche l'opzione da 30 min che costa 9 € o solo i giardini che costano 5 €, per i soci FAI l'ingresso è gratis Tessera annuale € 60 per coppia, la tessera offre la possibilità di entrare gratuitamente in tutte i siti gestiti dal FAI inoltre nelle giornate esclusive organizzate durante l'anno offre linee preferenziali per l'ingresso.



Siamo arrivati per ora di pranzo e una volta posteggiato siamo tornati indietro a piedi lungo la strada che porta al castello verso l'unico posto in cui c'è la possibilità di mangiare, il Bar Blu: si può pranzare sia nel dehor che nel portichetto, unica pecca, mangiando nel dehor, se è una giornata trafficata essendo l'unica strada che porta al castello ti passano le macchine a 2 metri da dove mangi, io consiglio di mangiare nel portichetto, il servizio è buono e il costo nella media: acqua da litro - tagliere di salumi e formaggi della zona - antipasto misto - pane e grissini - 1 dolce (Polentina d'Ivrea)  totale € 28