14 Maggio 2017 - Chivasso - Alessandria

Visto che volevamo vedere da dove parte il Canale Cavour, che è la fonte per l’irrigazione delle risaie del Vercellese e Novarese, decidiamo di dirigerci verso Chivasso, quindi partiti da Novara in direzione Vercelli seguiamo la strada provinciale che porta in direzione di Torino, attraversando la campagna vercellese arriviamo a Chivasso ed in Via Martiri d’Istria e Dalmazia troviamo l’ingresso del Viale Turistico Canale Cavour.


Si entra in un grazioso parco (aperto dalle 8.30 alle 19:00) e già dall’ingresso si vede l’imponente costruzione della chiavica dalla quale parte il famoso canale, il posto si presta per una bella passeggiata in mezzo al verde.


Superata la chiavica del canale dopo pochi metri ci si trova nel punto in cui è stato deviato il corso del Po.
Il canale è lungo c.ca 86 Km ed attraversa buona parte del Piemonte orientale ed all’altezza del Sesia passa al di sotto del fiume stesso per poi immettersi all’altezza di Galliate nel Ticino, che dopo si immettera nel Po’ dopo Pavia, considerando che è stata costruita nel 1863 e fu costruita in soli 3 anni per ottenere questa opera ingegneristica a dir poco stupefacente non potevamo esimerci dal non mettere questa X sulla nostra cartina geografica.


Dopo una breve passeggiata nel parco decidiamo di andare in direzione del Monferrato e qui incuriositi da un piatto tipico di cui abbiamo sentito parlare ci arrampichiamo fino al paese di Cocconato per mangiare la Schiciola, un incrocio tra una pizza e uno gnocco fritto farcita a piacere.

La schiciola non è altro che una piadina realizzata con gli avanzi della pasta degli agnolotti, cotta in padella o al forno, farcita con salumi e formaggi tipici, il must è con la robiola del posto

Dopo pranzo ci dirigiamo in direzione di Alessandria facendo una breve sosta a Casale Monferrato.

Ad Alessandria il nostro obiettivo è la visita la fortezza della Cittadella aperta al pubbilco da qualche anno, onestamente, avendola vista da militare quando all’interno c’erano i magazzini che rifornivano tutta la R.M.N.O (Regione Militare Nord Ovest), sono rimasto un po’ deluso per lo stato d’abbandono del posto, ma essendo riaperta da pochi anni ed essendo diventato un bene ambientale del FAI confido che presto torni allo splendore che merita un posto del genere.

 

Un percorso di c.ca 240 km tra colline e campagne molto piacevole e poco impegnativo dedicato alla visita di due posti molto particolari dal punto di vista storico.




Passo Penice

Questo itinerario oltre che essere meta per molti motociclisti percorre una zona di territorio che offre svariate opportunità sia dal punto di vista stradale che turistico.

Il nostro viaggio parte da Novara percorrendo la ormai nota SP 211 della Lomellina fino a Lomello dove, poco prima di arrivare in paese, bisogna svoltare verso San Nazzaro de Burgundi per poi proseguire in direzione di Voghera, attraversando il famoso Ponte di Ferro sul Po (già citato nel post 8 Settembre 2016 – Scrivia Coast To Coast).
Si arriva a Voghera vicino al casello autostradale e alla rotonda ci dirigiamo sulla tangenziale in direzione Casteggio (prestare attenzione ai 2 autovelox), dopo pochi km troviamo l’indicazione Varzi con relativa uscita dalla tangenziale di fronte al Decathlon, in questa rotonda troviamo l’indicazione per Varzi verso destra, ma vi farebbe tornare in città per poi tornare indietro, quindi è meglio svoltare a sinistra e alla rotonda successiva svoltare a destra in direzione Retorbido – Rivanazzano.
Arrivati a Rivanazzano troviamo subito l’indicazione per Varzi e da qui percorrendo la SP 461 del Passo Penice inizia un percorso collinare con delle belle curve che ci portano in direzione del valico appenninico del Penice.

Volendo fare una piccola deviazione arrivati a Ponte Nizza ci si può arrampicare per c.ca 7 Km fino ad Abbadia Sant’Alberto per andare a vedere l’Eremo di Sant’Alberto di Butrio una chiesa romanica dell’anno 1030, vale la pena di visitare sia la chiesa che il chiostro, e volendo rilassarsi il verde intorno all’eremo non manca.
Ci sono 2 strade per arrivare all'eremo la prima che parte direttamente da Ponte Nizza è più agevole, la seconda appena fuori dal paese più impervia.

Continuando però il nostro percorso in direzione del Passo del Penice arriviamo a Varzi, una volta arrivati in piazza, soprattutto nei fine settimana, non si possono non notare la quantità di moto ferme, i bar non mancano. Volendo fare 2 passi il piccolo centro del paese conserva un paio di stradine del borgo medioevale ma è molto piccolo.

Attraversando il ponte del fiume Staffora a c.ca 8 km si trova il Tempio della Fraternità Cella di Varzi, una sacrario militare della II Guerra Mondiale con reperti di ogni tipo, come un carro armato americano un aereo e vari motori, e moltissimi cimeli all'interno della chiesa.

Ripartendo dalla piazza del mercato di Varzi comincia il tratto più impegnativo di questo percorso, la strada si stringe perché si comincia a salire fino ad arrivare a quota 1149 s.l.m., arrivati al passo anche qui si c’è una zona di sosta per moto.

Da qui in poi si scende fino a Bobbio dove la fermata è d'obbligo per ammirare il Ponte Vecchio o Gobbo di epoca romanica.



Come detto in precedenza questo percorso lascia ampia fantasia alle divagazioni, arrivati a Bobbio ci si trova di fronte ad un bivio GENOVA – PIACENZA = Mare o entroterra?
Noi scegliamo l’entroterra e ci dirigiamo verso Piacenza ma visto che l’orario è quello di pranzo allo stesso tempo cerchiamo un posto dove pranzare.
A Bobbio in questa stagione soprattutto nel fine settimana è pressoché impossibile trovare senza aver prenotato ma non bisogna perdersi d’animo lungo il percorso i posti dove potersi fermare non mancano.
Noi ci siamo fermati vicino Piacenza all’OsteriaPescarolina, tipica osteria a menù fisso con una spesa di c.ca 30 €, molto soddisfacente anche qui converrebbe prenotare per il fine settimana ma se si è in pochi un buco dove piazzarti il proprietario lo trova.


Dopo pranzo, che dire, ormai arrivati in pianura facciamo un giro largo per tornare a Novara con tappa nella mia Tortona anche se ad un certo punto abbiamo visto un cartello che ci ha fatto dubitare delle nostre conoscenze geografiche:

e poi di nuovo nella solita Sp della Lomellina per il ritorno a casa.


7 Maggio 2017 - Strada della Cremosina e Panoramica Zegna

Le svariate volte in cui ci siamo diretti verso il Lago d’Orta abbiamo notato spesso un indicazione:
Strada della Cremosina, dopo una breve ricerca abbiamo visto che è una strada molto battuta dai motociclisti, quindi quale migliore occasione di una mezza giornata di sole per provare una nuova strada?

Partendo da Novara la direzione come detto è quella che porta in direzione del Lago d’Orta ma una volta arrivati a Gozzano troviamo appunto l’indicazione Cremosina.
Il percorso è breve (15 km. c.ca) si delinea in un piacevole tratto collinare poco trafficato che attraversa i paesi di Pogno e Valduggia, quindi una volta arrivati a Borgosesia decidiamo di prolungare il nostro giro.
Da qui ci sono 2 scelte da fare Sacro Monte di Varallo o Panoramica Zegna, avendo visitato da poco il primo propendiamo per una strada non ancora esplorata.
Come il primo percorso anche questo è poco impegnativo ma piacevole, una volta arrivati a Zegna ci si può fermare all’ufficio turistico per chiedere info sulla visita a Casa Zegna o proseguire fino a Bielmonte per arrivare alla famosa Oasi Zegna.
Noi, non essendo certi che le condizioni meteo ci fossero favorevoli per tutta la durata del nostro giro, ci siamo dedicati esclusivamente alla guida non fermandoci a fare la visita.